Il Bonus RESTO AL SUD, introdotto con il Decreto Legge numero 91 del 2017, è un incentivo volto a sostenere l’avvio di nuove attività economiche nelle aree del Mezzogiorno d’Italia.
Aggiornamento:
Legge di conversione n. 156 del 9/11/2021 del DL n. 121 del 10/09/2021 (art. 13). Estensione al settore del commercio e ai territori delle isole marine, lagunari e lacustri del Centro Nord.
COSA È?
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. È rivolto a futuri imprenditori con un’età compresa tra 18 e 55 anni compiuti. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Resto al Sud non ha una scadenza o una graduatoria. Le domande vengono valutate in base all’ordine di arrivo, e alla disponibilità di fondi, entro 60 giorni dalla data di presentazione.
A CHI È RIVOLTO?
I beneficiari devono avere un’età compresa tra 18 e 55 anni compiuti rispettando i seguenti requisiti:
Ma ci sono delle eccezioni:
L’incentivo si rivolge a:
COSA FINANZIA?
Sono finanziabili:
Sono escluse le attività agricole.
COME FUNZIONANO LE AGEVOLAZIONI?
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
Il limite massimo del finanziamento prevede:
Al completamento del programma di spesa, in contemporanea al saldo dei contributi concessi in precedenza, è possibile chiedere un ulteriore contributo a fondo perduto, per il fabbisogno del circolante, entro questi limiti:
SPESE AMMISSIBILI
Possono essere finanziate le seguenti spese:
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e spese per il personale dipendente.
SPESE NON AMMISSIBILI
Le agevolazioni non coprono le seguenti spese:
* Il valore minimo di 500 euro si riferisce non al singolo bene, ma alla fornitura di beni riconducibili alla stessa tipologia di spesa. Ad esempio, per un’attività di somministrazione di alimenti e bevande il programma di spesa – nella categoria Macchinari, impianti e attrezzature – prevede un totale di 800 euro, suddiviso tra 250 euro di piatti, 200 euro di bicchieri e 350 euro di posate. Essendo queste spese riconducibili alla stessa categoria merceologica (suppellettili per la somministrazione), esse sono tutte riconosciute, con l’avvertenza che, in fase di realizzazione del progetto, sarà necessario acquisire una fattura relativa alla fornitura complessiva con il dettaglio dei singoli beni (numero di pezzi per ogni tipologia).
EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI
Piazza del Progresso, 1/B – Apice (BN)
Email: info@dsconsultsrl.com
Pec: dsconsultsrl@pec.it
Telefono: 0824.1743151
Capitale Sociale: 10.000 Euro
Polizza Aziendale: 110130304